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Data Inserimento: Sat, Jan 23, 2010 - 14:56:08 |
Evento N°: 18 |
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Nome: Edison Vieytes |
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Località: COSENZA |
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e la bidimensionalità del dittico Si è svolta presso la suggestiva cornice della Galleria Don Rodrigo nel centro storico della città bruzia, la personale di pittura del Maestro Edison Vieytes, dal titolo “Sogni e Colori”. Le opere presentate in questa occasione, ripercorrono il tema caro all’artista, cioè la natura, nella sua veste intensa e corroborante, in una sorta di panismo che lega strettamente l’umanità ad essa. Le sensazioni, la emozioni, i ricordi della propria terra natia d’Uruguay (ricorrente la figura del gaucho e del cavallo, delle grandi distese d’erba, dei tramonti sanguigni), e anche delle meraviglie di Calabria (suggestive le opere in carboncino sanguigno di alcuni scorci di Altomonte) emergono nella forza e nell’ espressività di una pittura essenzialmente impressionistica ove, la luce e l’uso del colore puro e potente, regalano sensazioni e atmosfere di grande impatto emotivo. In questa mostra, il Maestro, ha però presentato una novità nella trattazione tematica. La natura è sempre al centro d’ogni cosa, d’ogni sensazione, d’ogni emozione, ma si presenta agli occhi del fruitore come calata in un sogno, in un’atmosfera bucolica di un luogo lungi dalla realtà tangibile, ove le impressioni coloristiche conferiscono fortemente questo principio. Di grande effetto i tulipani dai colori caldi che fioriscono tra il candore della neve, in una luce, in un bagliore di riverberi e riflessi che al fruitore sembra di poterli cogliere. L’artista ha fatto incamminare il pubblico convenuto per sentieri, boschi che conducevano verso l’infinito, verso luoghi della memoria, dell’anima e del principio del tutto. Si potevano percepire i profumi delle mimose, dei fiori di pesco, il fluttuare della ninfee sulle acque dello stagno, i girasoli dal giallo vitale cullati nel vento in una distesa dorata. Paesaggi d’autunno si rispecchiavano nelle acque leggiadre e tranquille, i rossi scarlatti e vermigli rendevano il fruitore parte di quei tramonti così veri, ma così sognanti. Le opere esposte riportano non solo sensazioni date dal colore, ma anche dal tratto leggero e allo stesso tempo preciso e deciso della grande tecnica pittorica dell’artista. Sono state esposte opere in acrilico, carboncino sanguigno, pastello su tela, su carte, su legno. Alcune delle opere esposte erano bidimensionali, cioè dipinte anche su lati che generalmente sono coperti dalla cornice, conferendo una sensazione di spazialità molto particolare, essendo esatto prolungamento sui lati del disegno frontale. Particolare il dittico ( opera composta da due tele) del campo di girasoli, ove la duplicità della tela crea l’immagine, ma sempre nel contesto della bidimensionalità: infatti le due singole tele constavano del loro prolungamento sui lati, della bidimensionalità, appunto. La pittura dell’artista Vieytes si muove, dunque, su di un percorso espressivo e di esperienza essenzialmente legato al mondo naturale e affrontato nei suoi aspetti più profondi e intrinsechi. Una ricerca pittorica ed espressiva, dunque, la sua, che gli offre la possibilità di evidenziare le sfaccettature, le atmosfere, le sensazioni, gli aspetti e la vera essenza del un mondo circostante, nel quale, la natura stessa si mostra nel suo fulgore più profondo; attraverso le luci e le ombre, l’effetto coloristico, il tratto preciso ma spontaneo regalando sempre momenti di grande pathos artistico.
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Data Inserimento: Sat, Jan 23, 2010 - 14:55:20 |
Evento N°: 17 |
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Nome: Edison Vieytes |
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Località: COSENZA |
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e la bidimensionalità del dittico Si è svolta presso la suggestiva cornice della Galleria Don Rodrigo nel centro storico della città bruzia, la personale di pittura del Maestro Edison Vieytes, dal titolo “Sogni e Colori”. Le opere presentate in questa occasione, ripercorrono il tema caro all’artista, cioè la natura, nella sua veste intensa e corroborante, in una sorta di panismo che lega strettamente l’umanità ad essa. Le sensazioni, la emozioni, i ricordi della propria terra natia d’Uruguay (ricorrente la figura del gaucho e del cavallo, delle grandi distese d’erba, dei tramonti sanguigni), e anche delle meraviglie di Calabria (suggestive le opere in carboncino sanguigno di alcuni scorci di Altomonte) emergono nella forza e nell’ espressività di una pittura essenzialmente impressionistica ove, la luce e l’uso del colore puro e potente, regalano sensazioni e atmosfere di grande impatto emotivo. In questa mostra, il Maestro, ha però presentato una novità nella trattazione tematica. La natura è sempre al centro d’ogni cosa, d’ogni sensazione, d’ogni emozione, ma si presenta agli occhi del fruitore come calata in un sogno, in un’atmosfera bucolica di un luogo lungi dalla realtà tangibile, ove le impressioni coloristiche conferiscono fortemente questo principio. Di grande effetto i tulipani dai colori caldi che fioriscono tra il candore della neve, in una luce, in un bagliore di riverberi e riflessi che al fruitore sembra di poterli cogliere. L’artista ha fatto incamminare il pubblico convenuto per sentieri, boschi che conducevano verso l’infinito, verso luoghi della memoria, dell’anima e del principio del tutto. Si potevano percepire i profumi delle mimose, dei fiori di pesco, il fluttuare della ninfee sulle acque dello stagno, i girasoli dal giallo vitale cullati nel vento in una distesa dorata. Paesaggi d’autunno si rispecchiavano nelle acque leggiadre e tranquille, i rossi scarlatti e vermigli rendevano il fruitore parte di quei tramonti così veri, ma così sognanti. Le opere esposte riportano non solo sensazioni date dal colore, ma anche dal tratto leggero e allo stesso tempo preciso e deciso della grande tecnica pittorica dell’artista. Sono state esposte opere in acrilico, carboncino sanguigno, pastello su tela, su carte, su legno. Alcune delle opere esposte erano bidimensionali, cioè dipinte anche su lati che generalmente sono coperti dalla cornice, conferendo una sensazione di spazialità molto particolare, essendo esatto prolungamento sui lati del disegno frontale. Particolare il dittico ( opera composta da due tele) del campo di girasoli, ove la duplicità della tela crea l’immagine, ma sempre nel contesto della bidimensionalità: infatti le due singole tele constavano del loro prolungamento sui lati, della bidimensionalità, appunto. La pittura dell’artista Vieytes si muove, dunque, su di un percorso espressivo e di esperienza essenzialmente legato al mondo naturale e affrontato nei suoi aspetti più profondi e intrinsechi. Una ricerca pittorica ed espressiva, dunque, la sua, che gli offre la possibilità di evidenziare le sfaccettature, le atmosfere, le sensazioni, gli aspetti e la vera essenza del un mondo circostante, nel quale, la natura stessa si mostra nel suo fulgore più profondo; attraverso le luci e le ombre, l’effetto coloristico, il tratto preciso ma spontaneo regalando sempre momenti di grande pathos artistico.
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Data Inserimento: Mon, Jan 18, 2010 - 17:22:04 |
Evento N°: 16 |
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Nome: Marinella Albora |
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Località: GENOVA |
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Volere giocare, riflettere nello specchio - la bianca tela - il reale e vivo attraverso l'armonizzazione del colore; nelle mani che senza fretta fannorivivere con dignità gli oppressi ... Siamo tra sguardi fissi, non fermi, dove tutta una storia si racconta, si presenta.
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