Spazio interattivo ove è possibile pubblicare recensioni inerenti una mostra di pittura già conclusa o il lavoro di un artista pittore. Puoi dunque pubblicare brevi saggi critici o articoli di Critici d'arte, ma tieni presente che ogni scritto deve essere attinente alla pittura. Clicca sul tasto INFO e poi su SCRIVI. |
Data Inserimento: Tue, Mar 29, 2011 - 10:55:32 |
Evento N°: 37 |
|
Nome: Giancarlo Martelli |
| |
Località: NOVARA |
||
Sulla pittura di Giancarlo Martelli Eliana Frontini scrive:
|
Data Inserimento: Wed, Mar 2, 2011 - 21:55:46 |
Evento N°: 36 |
|
Nome: paolo campidori |
| |
Località: FIRENZE |
||
Una mostra interessantissima è stata allestita da prima delle festività matalizie sul Colle di Fiesole, colle, già sede di una antichissima città etrusca, Visul, che ha scelto, per propria insegna, la “luna etrusca”, (falce di luna posta in orizzontale) che rappresentava la divinità per eccellenza, Sin (pron. Scin), la dea dell’amore e della fertilità. Bene ha fatto dunque Amallia Ciardi Duprè a scegliere, per questa sua mostra, il colle fiesolano e, il locale Museo Archeologico; uno scrigno, quest’ultimo, di importanti reperti archeologici. Conoscevo l’arte di Amalia Ciardi Dupré per aver visitato, alcuni anni fa, il suo importante lavoro decorativo- scultoreo nella chiesa di San Lorenzo a Vincigliata, a breve distanza da Fiesole. Ricordo, inoltre, le opere di Giovanni Dupré (nonno dell’artista) per aver passato un periodo abbastanza lungo (circa tre anni e mezzo) presso la segreteria della Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti, e per aver avuto ogni giorno, sotto gli occhi, i famosissimi quadri dei “Macchiaioli” e le sculture degli Ottocenti famosi, come appunto, come ho già detto, Giovanni Dupré, e, in modo particolare il suo “Abele morente”. Due brevissimi accenni biografici di questa artista. Paolo Campidori paolo.campidori@tin.it (1) Massimo Pittau – Dizionario della lingua etrusca – Libreria Editrice Dessì – Sassari, 2005 (2) Qui la parola ha il significato di “aldilà
|
Data Inserimento: Wed, Mar 2, 2011 - 21:54:11 |
Evento N°: 35 |
|
Nome: paolo campidori |
| |
Località: FIRENZE |
||
Alcuni ricordi di gioventù mi legano indissolubilmente alla Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti, dove fui inviato nella Segreteria del Museo, il più importante del mondo per le collezioni dei Macchiaioli, allora sotto la direzione della Dr.ssa Alessandra Pinto, una romana, che però aveva trovato a Firenze la sua seconda patria. La Dr.ssa Pinto era un personaggio particolare, molto meticolosa nello scrivere, di idee socialisteggianti, ed era molto amica del Prof. Luciano Berti, allora Soprintendente Reggente della Soprintendenza, allora detta, “alle Gallerie” (ovviamente si trattava delle gallerie statali che raccoglievano le maggiori opere d’arte, non le gallerie autostradali). Ricordo che la Direttrice, poi diventata Direttrice della GAM di Roma, nell’avvicinarsi alla vernice delle mostre, dimagriva, diventava pallida, pallida. Un giorno – mi disse – avrò la pressione a 30. Smetteva di mangiare o mangiava pochissimo e si dedicava tutta allo studio. Quando arrivava in ufficio alla Galleria d’Arte Moderna, dopo essere passata dalla Soprintendenza di Via della Ninna, mi consegnava una sfilata di telefonate da fare, e stava sempre al telefono, ininterrottamente. Ricordo che arrivavamo tre giorni prima della vernice, in questo caso della Mostra di Alberto Magnelli, che ancora, di concreto non era stato fatto niente, solo le bozze del Catalogo. Poi gli ultimi due giorni, il lavoro diventava frenetico, si lavorava il pomeriggio e, nella vigilia, anche di notte. Due o tre giorni prima arrivavano i quadri dalle Gallerie statati straniere, e c’era un via vai di corrieri, di spedizionieri, di imballatori, tappezzieri, fiorai, ispettori, direttori, sembrava di dover assistere ad una delle sfilate di moda, che pure c’erano a Palazzo Pitti nella Sala Bianca. Il pomeriggio precedente la vernice tutto diventava frenetico e anche la Direttice, magrolina, magrolina dava i primi segni di nervosismo. “No, no, non così codesto quadro va spostato più in alto, deve avere più luce” oppure “non mi piace questa o quella tappezzeria”, insomma era un ritmo indiavolato. Quando i quadri, poi cominciavano ad essere sistemati nella posizione giusta con quel puntiglio che era cartateristico di Sandra Pinto, tutti cominciavano a rilassarsi un po’. Finalmente, dopo una notte passata in bianco tutto era in ordine, tutto era come l’aveva immaginato la Direttice. Poi in mattinata arrivava dalla Tipografia il sospirato catalogo “tirato a nuovo” che sapeva di stampa fresca e Alessandra lo guardava, tutta orgogliosa, ma attenta a che non ci fosse neppur il minimo errore. Paolo Campidori Fiesole, 21 luglio 2010 © Paolo Campidori
|
<---
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
---> |
Visita l'archivio storico delle mostre pubblicate da PITTart
Created by George Currums. |