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Graham Coxon

L'introspezione artistica nelle opere di Graham Coxon. Articolo del critico d'arte Dott. Sergio Pesce








 

L'introspezione artistica nelle opere di Graham Coxon
Articolo del critico d'arte Sergio Pesce Il critico d'arte Dott. Sergio Pesce

Comprendere la figura artistica di Graham Coxon, significa essenzialmente decontestualizzare l'immagine pubblica dell'uomo, noto come chitarrista del gruppo musicale Blur, e decidere di percorrere un sentiero per certi versi parallelo, ma distinto essenzialmente dalla sua formazione culturale che deve Apprendice - Opera di Graham Coxonmolto alla sua sensibilità artistica maturata alla fine degli anni ottanta presso il Goldsmith College di Londra. Alex James, attualmente opinionista presso il The Guardian, suo ex collega musicale e compagno di college ha scritto: "I'd liked graham from the moment I saw him. He was cool. Everyone doing art was cool, but graham was the coolest and he floated around the college (...) Graham said they were the work of a madman called Damien. Damien Hirst." (A. James, Bit of a Blur, London, 2007). Coxon critica le opere di Hirst, anche lui al Goldsmith, in quanto compagno di studi. Questa notizia fa luce sull'ambiente nel quale ebbe modo di formare la sua coscienza artistica. L'amicizia con l'uomo di Bristol (Hirst) non fu mediata da alcuna fortuna critica. Davanti non aveva un artista affermato, ma un compagno coinvolto nella stessa ricerca. Le loro strade interpretative del fare arte saranno diverse ma la base di partenza fu comune.
Osservando i suoi dipinti ci accorgiamo di come il risultato finale sia l'ultima fase di un esperienza, disegnativa, coloristica ed emotiva vissuta con l'opera dal momento della sua progettazione. Potremmo tradurre questa asserzione dicendo che in alcuni casi, il processo è più interessante dei risultati. Questo suo modus operandi rende assolutamente soggettive le opere che a loro volta possono risultare incompatibili con le esigenze del pubblico che spesso mira ad una coscienza comune.
Questo conferma come Coxon in talune situazioni sia più interessato a parlare a se stesso, tenendo quindi per il suo intimo l'esperienza del dipinto. Non deve quindi stupire che noi oggi vediamo solo un piccola parte di quanto ha realizzato. La sua spinta critica (e quindi di giudizio) ha applicato delle selezioni. Qui è esclusa ogni intromissione esterna.
Le sue influenze e in alcuni casi citazioni formali o informali trovano compimento in Soutine, Modigliani, Chagal, Picasso, Kline, Willem de kooning e dal gruppo Cobra al quale Coxon sembra particolarmente attento. Il suo campo visivo si The Spinning Top - di Graham Coxonstaglia tra i canoni dell'espressionismo, cubismo e all'astrattismo come espressione che pone nei risultati forme ingigantite che per noi si traduco in simboli visivi.
La sua natura introspettiva e quasi imbarazzata nel spiegare ciò che fa, rientra in una medaglia che ha nella sua seconda faccia una voglia di esibire le sue opere seguendo l'ideologia che portò Andy Warhol a realizzare la famosa banana nella copertina del disco dei Velvet Underground. Per tutti i suoi album da solista e per il suo ultimo disco con i Blur intitolato 13, egli ha sempre realizzato i quadri che sono stati "tradotti" in copertine e che hanno raggiunto le case dei suoi estimatori in maniera diretta. L'opera in questione è Apprentice, che già dal titolo sembra voler giustificare i suoi eventuali errori. Il richiamo è ai dipinti di Chagal e Soutine. Al centro della composizione l'uomo leggermente allungato risponde ad una esigenza orfica, mentre con le mani si copre la parte intima. Le spalle rialzate e la testa china verso il basso, sottolineano la timidezza o timore per il giudizio. In basso a destra vediamo un teschio, quasi un memento mori forse ripreso da Holbein ma senza la famosa aberrazione prospettica, qui sostituita da una citazione simbolica di kline. I colori caldi che circondano la figura invogliano lo spettatore a soffermarsi sull'uomo, mentre nella parte superiore il nero di fondo blocca ogni immaginazione spaziale facendoci intravedere un ipotetico Saturno. Il successo dei dipinti dato anche dall'evidente richiamo agli album, ha costretto Coxon a realizzare delle stampe numerate.
Un'altra opera interessante riguarda il dipinto di nudo che l'artista celebra con il titolo The spinning top. La figura di donna è ritratta in posizione dinamica. Si tratta di uno studio di anatomia simili a quelli compiuti dal giovane Coxon presso Nude 2 - Opera di Graham Coxonil Goldsmith College. Qui però essendo fuori da una ipotetica valutazione di forma, egli unisce al suo percorso una leggera sfumatura di elementi cubisti assieme a concezioni riscontrabili in Boccioni e al suo Forme uniche nella continuità dello spazio. Per questo motivo si rende difficoltosa la comprensione delle singole parti anatomiche. Nonostante la si consideri accademicamente una prova o esame, egli non disdegna di inserire il colore, ancora una volta in tonalità calde. Un'altro nudo, catalogato con il titolo Nude 2, si mostra con giochi cromatici che richiamano, seppur timidamente, Picasso con le sue Bagnanti con barchetta. Il corpo femminile viene solo intuito dallo spettatore in quanto ciò che si percepisce è pura forma che mostra un chiaroscuro tonale in tutta la sua superficie e che ci permettere di cogliere le rotondità del soggetto.
Graham Coxon si fa guidare dalla sua esperienza artistica fatta da prove, schizzi e studio della storia dell'arte. Queste sono le basi di uno studente di una scuola d'arte che poi attraverso la mediazione della sua maturità e coscienza visiva dovrà soggettivare, sperimentando forme che possano definire il suo senso comune rendendolo palpabile al pubblico.

                                                                   Sergio Pesce