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Andrea Perissinotto

Il manierismo dotto e raffinato nelle esperienze pittoriche di Andrea Perissinotto. Articolo del critico d'arte Dott. Sergio Pesce








 

 Il manierismo dotto e raffinato nelle esperienze pittoriche di Andrea Perissinotto.
Articolo del critico d'arte Sergio Pesce Il critico d'arte Dott. Sergio Pesce

Il processo creativo vive di incessanti sostituzioni di idee e di interessi che si concretizzano in quello che, nel contesto pittorico, noi individuiamo come forme. Queste poi attraverso le fonti e lo studio del periodo preso in considerazione possono assumere il significato di simboli. In tale continuo smascheramento dei concetti precedenti, emerge la rappresentazione della “verità” influenzata da ragioni culturali, religiose, e soprattutto per quanto concerne l'arte contemporanea, da fattori affettivi, sempre dipendenti da un preciso periodo vissuto.
L'odierna mancanza di rapporti tra autore e mecenate, che si è inteso sostituire con le regole del mercato, ha portato l'artista di oggi, (ancor di più rispetto al passato) ad impiegarsi in un campo aperto, liberandolo sì dal “programma”, ma influenzando il suo agire verso una poetica pittorica in senso più intimo. Tale prassi ha evidentemente suggerito significati iconografici e simbolici, spesso, legati ai limiti tracciati dalla storia a lui coeva e dalla sua personale visione che, come detto, potrà essere sovvertita solo da una sua successiva posizione. Questo apparente processo di tesi e antitesi ha portato, nella sua interpretazione più negativa, ad uno scarso interesse verso l'arte, concludendo erroneamente che se un pensiero (concetto) dovrà ciclicamente essere sostituito da uno più consono con i tempi vissuti, tanto varrebbe non formulare più pensieri. L'errore in tale modo di vedere l'arte sta proprio nel sottovalutare il fatto che ogni soluzione (opera) include in sé il lavorio concettuale precedentemente formulato dallo spirito umano. Ed è proprio questo spirito ad essere maggiormente simboleggiato nelle opere di Andrea Perissinotto che lo definisce iconograficamente come la farfalla, che ha proprio questo significato intrinseco. Affinché questa essenza possa mantenersi nel tempo, occorre che alla base sussista una salda conoscenza della storia dell'arte, e che la stessa venga messa in rapporto con le capacità manuali chiamate a tradurne il concetto. Gli atti pratici assumono quindi un'importanza determinante nella poetica di Andrea. Infatti se è possibile che il pittore utilizzi colori che si alternano velocemente nel tempo e un poeta, d'altro canto, una penna di bassa qualità; non può esistere un artista che non sappia intonare i colori o un poeta che non sappia realizzare versi. Verità quanto mai calzante in Perissinotto che tecnicamente dimostra di conoscere la materia e la ciclicità dell'arte. Aspetto che lo si deve evidentemente alla sua formazione, che gli ha “imposto” di unire la teoria all'agire pratico sulla materia facendo emergere di volta in volta le sue intenzioni. Osservando le sue opere, dopo un felice rapimento dato dalle tonalità cromatiche, si incomincia a ricercare il significato che egli individua spesso nel titolo. Il pittore subentra quindi al “gioco” dei suoi predecessori, come ad esempio l'uso del collage, introducendo delle variazioni che sono evidentemente proprie. Tali modifiche, frutto di fattori sociali, legate allo stile e alle tendenze del Penelope's Birdsgusto, mettono in luce le sue necessità private. Il ricorso all'arte del passato diviene quindi contemplazione soggettiva che vuol tradursi in significato (intersoggettivo, in senso freudiano) per tutta la comunità. Questo suo atteggiamento rientra in quello di un colto manierista contemporaneo che si concretizza felicemente nel rapporto tra Immagine Tempo (la sua opera più celebrata) e Rythme (1938) di Sonia Delaunay, ove Perissinotto “estrae” dall'artista concetti visivi che gli consentono di creare qualcosa di nuovo, di diverso.
In Penelope’s Birds i richiami dotti all'arte del passato, (siano essi inconsci oppure omaggi) sembrano piuttosto evidenti. Il perimetro dell'opera, davvero inconsueto, sembra essere ricavato e quindi “uscire” dal corpo e dalla luminosità prodotta dalla Tour Eiffel(1911) di Robert Delaunay, escludendo le architetture “grigie” poste ai lati. L'insieme compositivo forma una aggregazione di colori caldi stemperati dalla “timida” presenza del viola-blu (colore freddo), sino al nero della parte superiore. Tali gradazioni suggeriscono una lettura a spirale, forse ripresa ed interpretata dalla Caduta dei dannati(1621) di Rubens, in cui Andrea incorpora inserti di realtà fotografica all'amalgama pittorica, esattamente come intese fare talvolta Jasper Johns con gli oggetti. Il modus operandi dell'artista statunitense ci permette una ulteriore analisi critica, questa volta sul dipinto Pink bulimiaPink Bulimia, che sembrerebbe rifarsi all'opera Target with plaster casts(1955). Il legame è evidentemente dato dal cerchio ripetuto in una serie concentrica sull'asse orizzontale del dipinto, divenendo elemento distintivo, assieme alle farfalle e al pesce della dialettica pittorica/poetica di Perissinotto. Tre elementi che hanno una specifica connotazione simbolica come già anticipato nel caso della farfalla. Il pesce assume il simbolo della Dea Madre nelle prime religioni matriarcali, mentre il cerchio indica il tempo e spesso si identifica in arte come un serpente che si morde la coda (ove l’aspetto simbolico cancella la contraddizione dell’azione stessa ossia; cosa farà il serpente alla fine del suo percorso?), interrotto qui dalla fascia nera che spezza l'equilibrio e che in assonanza con il titolo ci mostra la rabbia verso l'impotenza del genere umano davanti alle malattie. Allo stesso modo, in The female aspect of the question davanti alla violenza subita dalle donne, Perissinotto, dopo aver ascoltato testimonianze di prima mano, decide di utilizzare l'arma pittorica per farci riflettere sui fatti, mediante i suoi epiteti e una inquadratura dei corpi, in parte nascosti, che sembra richiamare il francese Bouguerea. In questo delicato The female aspect of the questioncontrasto cromatico che tende ad un movimento centripeto si staglia in alto a destra un minuto sos, che si lega alla violenza alla quale sarà sottoposto il fenicottero rosa (femmineo) da parte di una tigre sul fondo del dipinto. Nelle opere di Andrea Perissinotto il tessuto pittorico si carica di significati intrinsechi che il pittore ha precedentemente elaborato e che tratta con finezza narrativa affinché lo spettatore possa coglierne il concetto. Nelle sue opere ogni tema, dalla sfera affettiva alla lotta per la parità di diritti è gestita con intelligenza, senza richiedere una forzata ingerenza dello spettatore. Protagonista indiscusso del suo modus operandi è il tempo. Quel concetto simboleggiato spesso nelle sue opere, e che ora ci mostra il suo lavoro come il frutto di un manierismo dotto, mediato dall'eleganza del gusto e dalla sua esperienza, sempre attento alle esigenze della società e del suo mutamento.
                                                                   Sergio Pesce