PITTart - Pitture e artisti in mostra permanente
Pitture e artisti in mostra permanente


 Home pageHome Page     Notizie d'ArteNotizie Arte     Calendario d'arte - CalendARTECalendario d'Arte - CalendArte    Tutte le iscrizioni a PITTart.comTutte le iscrizioni     Richiedi il tuo sito WebMio Sito Web    L'angolo del critico d'arteL'angolo del critico d'Arte    Incontri con l'arte - interviste agli artistiIncontri con l'Arte    Artisti pittori contemporanei sezione interattivaArtisti

Luigi Russolo – I lampi

Luigi Russolo. I lampi, ciclo di quattro grandi opere di natura divisionista, di cui tre, che si trovano ora nelle più importanti gallerie statali d’arte moderna






LUIGI RUSSOLO – UN CAPOLAVORO NASCOSTO

Gli esperti veneti avevano oramai chiuso un capitolo importante su Luigi Russolo. I lampi, ciclo di quattro grandi opere di natura divisionista, di cui tre, che si trovano ora nelle più importanti gallerie statali d’arte moderna in Italia e non solo. Del quarto se ne parlava, ma in realtà non si sapeva nulla.
Ecco che da una collezione privata esce l'immagine di un’opera strabiliante, dove predomina un blu cobalto e ove la parte superiore è ancora di impronta divisionista, mentre quella inferiore è già pienamente futurista.
Un capolavoro nascostoUna stazione ferroviaria molto estesa, delineata solo da sei luci in lontananza , che consentono allo sguardo di individuare la linea di demarcazione tra la terra ed il cielo. Un cielo fiammeggiante attraversato da fulmini che permettono di vedere, anche se in contro-luce la città e le costruzioni industriali unite alla stazione ferroviaria. Questo cielo giallo, rosso, blu sembra composto da molecole, che fluttuano nell’aria raccolte in nembi scuri, dove cellule quasi umane di color rosso vermiglio partono dal centro, in prossimità dei fulmini carichi di luce, si allontanano da questi ingrandendosi verso il lati della tela. Mentre, sotto, treni in corsa, avvolti nel buio e marcati solo dai bagliore riflesso dei binari convergenti e dalla luce cangiante, che esce dai finestrini, sembra non voler affatto fermarsi alla stazione, ma proseguire con gran velocità, come se il tempo non si dovesse fermare.
particolare dell'operaUn’opera spettacolare e di imponenti dimensioni 119,9 cm x 134,3 cm e sicuramente, se fosse confermata l'attribuzione a Luigi Russolo, come io ritengo, tra la breve serie de “I LAMPI” è quella che a mio parere è la più emozionante, senza dubbio artisticamente superiore a quella in possesso alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, perché porta con se già l’adesione del maestro al futurismo, che esplicherà poi in seguito nel famoso treno in corsa. Purtroppo l’opera non è visibile al pubblico, ma la foto pubblicata si spera possa dare comunque un po’ di emozione.
                                                                                          Roberto Salvadori