Cenni biografici
La
mia figura di critico d’arte può sembrare abbastanza anomala se si vanno ad
osservare i miei vari titoli universitari, di estrazione tipicamente
scientifica.
Eppure fino dall’età di 16 anni, la mia unica passione era andare per musei,
alla scoperta di nuove città, seguendo con molta attenzione il calendario delle
manifestazioni artistiche, non solo in Italia, ma anche all’estero.
Un mio lungo soggiorno parigino per studio mi ha concesso di poter vedere e
studiare con attenzione ed entusiasmo tutto quello che la capitale francese
offriva, conoscendo numerosi esperti d’arte di fama internazionale.
Stessa cosa feci nella nostra capitale quando mio padre si dovette trasferire a
Roma per lavoro ed io potei così dedicarmi agli argomenti a me più consoni quali
:
- la pittura tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900
- le arti decorative di epoca liberty e decò. Ho dovuto studiare molto,
non lo nego, per farmi una cultura adeguata in tale settore ed ora ho la non
poca soddisfazione di essere punto di riferimento per privati, ma anche per
commercianti, su specifici argomenti sia per l’ autentificazione di opere d’arte
di tale periodo, sia per la stima del valore commerciale.
Sono iscritto negli elenchi in qualità di:
consulente perito d’Arte c/o la Camera Commercio di GENOVA;
consulente Tecnico d’Ufficio come esperto d’Arte c/o la Procura Generale del
Tribunale di Genova;
sono membro dell’UNIONE EUROPEA degli ESPERTI d’ARTE;
sono membro dell’International Foundation of Art Research di New York.
Al mio attivo ho un discrete numero di pubblicazioni, anche se la maggiore
attività è sempre quella di ricerca in collaborazione con colleghi o grandi
maestri della Storia dell’Arte, dai quali c’è solo da imparare. Posso
citarne alcune:
<< i grandi fotografi americani degli anni ‘50 >>
<< non tutti i vetri che luccicano sono Loetz >>
<< la ceramica di BUNZLAU >>
<< Camille Fauré, il grande interprete del decò >>
<< Cammei antichi – la collezione medicea >>
<< la straordinaria evoluzione dei vetri Daum in epoca decò >>
Sto attualmente preparando due lavori: uno di rilevanza scientifica sulle
attuali tecniche utilizzate per la datazione e la autenticità dei dipinti, ove i
miei studi giovanili sono di grande aiuto, l’altra, una piccola mia scoperta,
assai singolare: in una sconosciuta casa d’aste statunitense sono stati venduti
una decina di piatti del servizio, che l’Imperatore Napoleone Bonaparte fece
dono alla moglie Josephine, servizio magistralmente eseguito presso la fabbrica
reale di Napoli. Sono riuscito a recuperarli, con immensa fatica, ed ho già
fatto una piccola pubblicazione introduttiva, che intendo ampliare in modo più
corposo, dopo di chè saranno dono gradito al museo Napoleonico di Roma.
Articoli
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